La maggior parte delle poesie sono musica silenziosa, in attesa di un’esecuzione vocale: da inventare, da interpretare, da sperimentare insieme. 
Chiara Carminati

RCVE si nutre di collaborazione e condivisione.

In questa pagina trova spazio un lavoro interdisciplinare ideato, sviluppato e condiviso con l’insegnante di scuola primaria Loredana Semperlotti.

“Diamo voce alle emozioni” è un progetto che nasce con lo scopo di restituire ai sentimenti il posto che gli spetta, accanto alla logica e al ragionamento, quali componenti essenziali nel processo di costruzione dell’apprendimento significativo.

Nasce anche dall’incontro tra due linguaggi, musicale e poetico, capaci di parlare contemporaneamente al corpo e all’anima; potenti mezzi di espressione che permettono all’uomo di ricostruire l’universo del senso delle proprie esperienze e conoscenze. La potenza di questi due linguaggi sta nel saper coniugare le strategie formali, le regole ferree della loro articolata e complessa grammaticalità, con la capacità di suscitare stupore e meraviglia e di dare vita ad espressioni di senso. Da queste considerazioni preliminari si articolano i laboratori di Musica & Poesia che hanno lo scopo di dare forma alle esperienze di apprendimento degli alunni e delle alunne, utilizzando le affinità tra le due discipline.

Destinatari

Alunni e alunne della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado.

Docenti:

Loredana Semperlotti e Davide Stecca

Metodologia didattica

Attraverso un’esperienza laboratoriale di ricerca comune e di ascolto reciproco, si procede alla comprensione e all’elaborazione personale e di gruppo, sia del dettato testuale che di quello musicale.

Finalità

Il lavoro si organizza e prosegue in un’ottica parallela che cerca di trovare i punti di convergenza dei due linguaggi, con lo scopo di realizzare gli obiettivi comuni alle due discipline. Questi punti di contatto costituiscono la base della metodologia didattica applicata durante i laboratori e rappresentano le quattro parole chiave del metodo RCVE.

Ritmo: nella poesia, come nella musica, il significato non viene determinato solamente dalla logica dei concetti, ma anche il ritmo delle parole e dei versi guida la comprensione del testo e può stabilire il senso del discorso.

Corpo L’uso del corpo contribuisce a vivere la parola con tutti i sensi e a ri-scoprire se stessi e gli altri nel dialogo con il mondo.

Voce: “La poesia nasce nella voce e nella voce continua a vivere” (C. Carminati). L’uso consapevole della voce permette di operare quelle scelte espressive che ci portano ad una vera e propria interpretazione del testo, e quindi alla profonda comprensione dei significati e alla consapevolezza delle sensazioni che le parole generano in noi.

Emozioni Vivere la musica e la poesia  attraverso una performance che coinvolge la propria voce e il proprio corpo permette di vivere in piena totalità anche le proprie emozioni.

Competenze disciplinari

  • Riconoscere il suono come sostanza espressiva del linguaggio musicale e poetico.
  • Osservare, manipolare e confrontare le diverse dimensioni della sonorità (ritmo, altezza, durata, intensità, timbro)  nella musica come nella lingua.
  • Utilizzare le caratteristiche dei suoni come veicoli essenziali per la produzione di effetti di senso.
  • Leggere in modo espressivo per realizzare un’interpretazione del testo sia sul piano semantico che su quello affettivo.
  • Condurre esperienze di recitazione ritmica. Leggere e interpretare il testo poetico come una partitura musicale.
  • Sviluppare un atteggiamento attivo e problematico attraverso l’ascolto e la rielaborazione interiore del dettato testuale e/o musicale.
Il percorso del significante rinvia al senso, perché il ritmo, in poesia, si fa storia e origine di storie; ed il percorso nel senso ritorna al ritmo, perché, in poesia, il senso è musica. Fabrizio Frasnedi

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